Geremia 48:18 RIV 4K Wallpaper - O figliuola che abiti in Dibon, scendi dalla tua

Geremia 48:18 RIV 4K Bible Verse Pictures

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Geremia 48:18 RIV

O figliuola che abiti in Dibon, scendi dalla tua gloria, siedi sul suolo riarso, poiché il devastatore di Moab sale contro di te, distrugge le tue fortezze.

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Geremia 48:18 Bible Cross References

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Numeri 21:30 (RIV) »
Noi abbiamo scagliato su loro le nostre frecce; Heshbon è distrutta fino a Dibon. Abbiam tutto devastato fino a Nofah, il fuoco e giunto fino a Medeba”.

Isaia 47:1 (RIV) »
Scendi, e siedi sulla polvere, o vergine figliuola di Babilonia! Siediti in terra, senza trono, o figliuola de’ Caldei! poiché non ti si chiamerà più la delicata, la voluttuosa.

Isaia 15:2 (RIV) »
Si sale al tempio e a Dibon, sugli alti luoghi, per piangere; Moab urla su Nebo e su Medeba: tutte le teste son rase, tutte le barbe, tagliate.

Geremia 48:22 (RIV) »
su Dibon, su Nebo, su Beth-Diblathaim,

Giosué 13:17 (RIV) »
Heshbon e tutte le sue città che sono sull’altipiano: Dibon, Bamoth-Baal, Beth-Baal-Meon,

Genesi 21:16 (RIV) »
E se ne andò, e si pose a sedere dirimpetto, a distanza d’un tiro d’arco; perché diceva: “Ch’io non vegga morire il fanciullo!” E sedendo così dirimpetto, alzò la voce e pianse.

Geremia 46:18 (RIV) »
Com’è vero ch’io vivo, dice il Re che ha nome l’Eterno degli eserciti, il nemico verrà come un Tabor fra le montagne, come un Carmel che s’avanza sul mare.

Isaia 5:13 (RIV) »
Perciò il mio popolo sen va in cattività per mancanza di conoscimento, la sua nobiltà muore di fame, e le sue folle sono inaridite dalla sete.

Giudici 15:18 (RIV) »
Poi ebbe gran sete; e invocò l’Eterno, dicendo: “Tu hai concesso questa gran liberazione per mano del tuo servo; e ora, dovrò io morir di sete e cader nelle mani degli incirconcisi?”

Giosué 13:9 (RIV) »
da Aroer sull’orlo della valle d’Arnon, e dalla città ch’è in mezzo alla valle, tutto l’altipiano di Medeba fino a Dibon;

Numeri 32:3 (RIV) »
“Ataroth, Dibon, Iazer, Nimrah, Heshbon, Elealeh, Sebam, Nebo e Beon,

Esodo 17:3 (RIV) »
Il popolo dunque patì quivi la sete, e mormorò contro Mosè, dicendo: “Perché ci hai fatti salire dall’Egitto per farci morire di sete noi, i nostri figliuoli e il nostro bestiame?”