Geremia 8:18 RIV 4K Wallpaper - Ove trovar conforto nel mio dolore? Il cuore mi

Geremia 8:18 RIV 4K Bible Verse Pictures

Christian 4K Wallpapers with inspirational Bible verse quotes on beautiful images and backgrounds. Download Geremia 8:18 RIV ultra hd wallpapers with Bible verses and share with your friends and family on any social media platform. Bible verse pictures were created based on verses from The Holy Bible in Italian (RIV). The Italian Bible 1927 translation is available in the Public Domain, which means that the RIV Bible is not copyright. (La Sacra Bibbia, Riveduta 1927 - Italiano)

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Geremia 8:18 RIV

Ove trovar conforto nel mio dolore? Il cuore mi langue in seno.

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Geremia 8:18 Bible Cross References

This cross-reference page section has been added with the hope of bringing in-depth meaning and understanding to the Scriptures. The cross references below can help identify similarities between Bible passages. The verses below have been identified in our system as verses related to Geremia 8:18 RIV. Please click on any image below to navigate to that specific Bible verse page.

Isaia 22:4 (RIV) »
Perciò dico: “Stornate da me lo sguardo, io vo’ piangere amaramente; non insistete nel volermi consolare del disastro della figliuola del mio popolo!”

Geremia 6:24 (RIV) »
Noi ne abbiamo udito la fama, e le nostre mani si sono infiacchite; l’angoscia ci coglie, un dolore come di donna che partorisce.

Lamentazioni 5:17 (RIV) »
Per questo langue il nostro cuore, per questo s’oscuran gli occhi nostri:

Lamentazioni 1:16 (RIV) »
Per questo, io piango; i miei occhi, i miei occhi si struggono in lacrime, perché lungi da me è il consolatore, che potrebbe rianimarmi la vita. I miei figliuoli son desolati, perché il nemico ha trionfato”.

Giobbe 7:13 (RIV) »
Quando dico: “Il mio letto mi darà sollievo, il mio giaciglio allevierà la mia pena”,

Geremia 10:19 (RIV) »
Guai a me a motivo della mia ferita! La mia piaga è dolorosa; ma io ho detto: “Questo è il mio male, e lo devo sopportare”.

Daniele 10:16 (RIV) »
Ed ecco uno che aveva sembianza d’un figliuol d’uomo, mi toccò le labbra. Allora io aprii la bocca, parlai, e dissi a colui che mi stava davanti: “Signor mio, a motivo di questa visione m’ha colto lo spasimo, e non m’è più rimasto alcun vigore.

Abacuc 3:16 (RIV) »
Ho udito, e le mie viscere fremono, le mie labbra tremano a quella voce; un tarlo m’entra nelle ossa, e io tremo qui dove sto, a dover aspettare in silenzio il dì della distretta, quando il nemico salirà contro il popolo per assalirlo.